MetalFest: Alcatraz Milano
1°
Quest'avventura parte da Treviso dove troviamo già i primi bastoni fra le ruota. Ci sono io, che mai avrei immaginato di poter approdare a un concerto di tali dimensioni, e c'è Alessandro, più comunemente detto "Morte" ( la storia del perché questo sopranome vede come protagonisti nei suoi sogni persone senza futuro, con davanti solo la morte, per qualche motivo, a me del tutto sconosciuto, è riuscito a prevedere la miserabile fine di qualche individuo), è il bassista di un gruppo Hardcore, devo lui molte delle mie conoscenze nel campo Metal!!
Viaggio ( andata)...
Ci svegliamo, come è nostro solito, di buon ora recandoci alla stazione dei treni con 4 biglietti in mano: due per andare e due per tornare, scalo dai Mestrini. Quei biglietti ci sono costati un occhio dalla testa e qualche pesante offesa alla madre del venditore di biglietti della stazione, il quale, arrogantemente non voleva farci lo sconto (bastardo egoista, che Thor ti fulmini)...
Il nostro treno è arrivato, ed era troppo bello per essere vero, ovviamente non potevamo salire senza una delle mie stronzate, infatti ho timbrato il biglietto sbagliato, ( non vi dico il terrore nei miei occhi appena mi sono accorto del imperdonabile errore), saliamo in treno, e restiamo in piedi fino a Mestre. Una volta arrivati, restiamo in dolce attesa della famosa ed ineccepibile Freccia Bianca, fino a Milano Centrale è lunga, così dedichiamo il tempo del viaggio a dei incredibili filmini mentali, e ogni tanto a sorseggiare qualche bevanda esotica uscente dal mio magico zaino in possesso di non so quali doti occulte. Una volta a Milano, i nostri occhi si posano su un piccolo locale, ciò che ci attira verso quel malcapitato posto è l'insegna "PIZZA", non aggiungo altro. Ci dirigiamo verso il piccolo locale, e alla mia destra noto un personaggio con la maglia nera con su disegnato il Mjolnir, la mia autostima sta crescendo ed inizio subito ad aprire gli occhi per bene, ovunque mi giro, vedo miei compagni con la nostra stessa passione.
Una volta fatto il pieno carico di energie e succhi di frutta, ci dirigiamo verso la metropolitana, qui nascono altri problemi. Non riusciamo a capire in nessun maledetto modo come arrivare all'Alcatraz (la nostra organizzazione farebbe invidia a qualunque avocato di buona madre) . Prima di tutto cerchiamo di comprare i biglietti della metro per un posto dove teoricamente (secondo un'altra maledetta venditrice di biglietti) si troverebbe l'Alcatraz... Venuti a conoscenza della metta cerchiamo di comprare un paio di biglietti da un distributore automatico, dove, con mia somma sorpresa, troviamo alcune donne zingare intente a spiegarci il funzionamento di tale machine, ovviamente io e morte li rivolgiamo occhiate furiose e sguardi minacciosi che farebbero tremare di paura qualunque cane di campagna, ma pare che la tecnica non funzioni con loro. In qualche modo riusciamo ad avere quei biglietti e saliamo in metro. Arrivati a destinazione, ci viene detto che per arrivare all'Alcatraz, dobbiamo prendere un certo autobus da una fermata in chi sa quale zona di Milano, inizia così la ricerca della misteriosa fermata dell'autobus. Rimaniamo di merda quando ci accorgiamo che davanti a noi cera proprio l'Alcatraz, e non abbiamo bisogno di nessun autobus (chi sa dove ci avrebbe portato qual autobus, così candidamente suggeritoci da un pazzo scatenato).
Fine Parte 1°:Viaggio (andata)....
Una volta fatto il pieno carico di energie e succhi di frutta, ci dirigiamo verso la metropolitana, qui nascono altri problemi. Non riusciamo a capire in nessun maledetto modo come arrivare all'Alcatraz (la nostra organizzazione farebbe invidia a qualunque avocato di buona madre) . Prima di tutto cerchiamo di comprare i biglietti della metro per un posto dove teoricamente (secondo un'altra maledetta venditrice di biglietti) si troverebbe l'Alcatraz... Venuti a conoscenza della metta cerchiamo di comprare un paio di biglietti da un distributore automatico, dove, con mia somma sorpresa, troviamo alcune donne zingare intente a spiegarci il funzionamento di tale machine, ovviamente io e morte li rivolgiamo occhiate furiose e sguardi minacciosi che farebbero tremare di paura qualunque cane di campagna, ma pare che la tecnica non funzioni con loro. In qualche modo riusciamo ad avere quei biglietti e saliamo in metro. Arrivati a destinazione, ci viene detto che per arrivare all'Alcatraz, dobbiamo prendere un certo autobus da una fermata in chi sa quale zona di Milano, inizia così la ricerca della misteriosa fermata dell'autobus. Rimaniamo di merda quando ci accorgiamo che davanti a noi cera proprio l'Alcatraz, e non abbiamo bisogno di nessun autobus (chi sa dove ci avrebbe portato qual autobus, così candidamente suggeritoci da un pazzo scatenato).
Fine Parte 1°:Viaggio (andata)....
